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Decreto del Fare: la proroga dei termini delle convenzioni urbanistiche si applica solo a quelle formalmente stipulate entro il 31.12.2012

Con sentenza n. 78 del 28 ottobre 2015 il T.A.R. Lombardia, Milano, chiarisce la stretta interpretazione dell'articolo 30, c. 3bis, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, in punto proroga dei termini delle convenzioni, che si applica solo a quelle formalmente stipulate entro la data del 31 dicembre 2012. Non alle bozze pur approvate ma non seguite da stipula formale, né ai testi approvati entro il 31 dicembre 2012 ma successivamente sottoscritti. 

PGT: l'inosservanza dei termini per l'approvazione non determina l'inefficacia dell'intero procedimento

Con sentenza 24 aprile 2015 n. 1032, il TAR Lombardia, Milano, sez. II, conferma l'orientamento secondo cui l'inosservanza dei termini per l'approvazione del Piano di Governo del Territorio non può determinare la caducazione dell'intero procedimento (più recentemente, v. anche Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia  sezione staccata di Brescia, sez. I, 9.1.2017 n. 29).

Decreto del Fare: il Giudice Ordinario conferma che la proroga dei termini delle convenzioni si applica solo a quelle formalmente stipulate

Con ordinanza cautelare n. 1417 del 24 ottobre 2014 il T.A.R. Lombardia, Milano, intervenendo in tema di interpretazione e applicazione dell'art. 30, comma 3bis, D.L. n. 69/2013, aveva affermato che la proroga triennale dei termini di validità nonché di inizio e fine lavori nell'ambito delle convenzioni di lottizzazione si applichi unicamente agli atti formalmente stipulati.

Decreto del fare: la proroga dei termini delle convenzioni si applica solo a quelle formalmente stipulate

Avv. Alice Galbiati
Con ordinanza cautelare n. 1417 del 24 ottobre 2014 il T.A.R. Lombardia, Milano, interviene in tema di interpretazione e applicazione dell'art. 30, comma 3bis, D.L. n. 69/2013.

La previsione, convertita con Legge n. 98/2013, introduce un meccanismo di proroga triennale dei termini di validità nonché di inizio e fine lavori nell'ambito delle convenzioni di lottizzazione e simili.

Criteri ispiratori della l.r. 12/2005 e principi generali nella redazione dei PGT

Abbiamo pubblicato nella sezione ^Interventi^ del sito il testo di ^Criteri ispiratori della l.r. 12/2005 e principi generali nella redazione dei PGT^,  convegno "Piani Regolatori della Città di Como dall’Unità d’Italia ad oggi. E domani?",  organizzato dalla Associazione della Proprietà Edilizia di Como presso la Sala Turca del Teatro Sociale, il 17 marzo 2011.

L'intervento é disponibile all'indirizzo http://www.studiospallino.it/interventi/criteri_legge_12.htm.

Ristrutturazione edilizia: e alla fine il TAR ha rimesso alla Corte Costituzionale il rito lombardo

Come noto, in Regione Lombardia la ricostruzione dell’edificio per effetto della sua ristrutturazione é da intendersi senza vincolo di sagoma. In tal senso dispongono sia l'art. 27, c. 1, lett. d) e 103 l. reg. Lombardia n. 12/2005 (che non prevede la sagoma tra i parametri da rispettare)  sia dell’art. 22, l. reg. Lombardia n. 7 del 5 febbraio 2010 (che interpretando l'articolo 27 dichiara espressamente che il rispetto della sagoma non é necessario). Con sentenza n. 5122 del 2010 la sezione seconda del TAR Lombardia, Milano, ha sollevato questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 27, c. 1, lett. d) e 103 l. reg. Lombardia n. 12/2005 e dell’art. 22, l. reg. Lombardia n. 7 del 5 febbraio 2010, in relazione all’art. 117, c. 3 della Costituzione.

Recupero sottotetti: il Tribunale di Brescia rimette alla Corte Costituzionale l'articolo 64, comma 2, della l.r. 12.

Grazie allo studio legale associato Fontana Ferrari di Brescia e a Battista Bosetti, diamo notizia dell'ordinanza con cui il Tribunale civile di Brescia, sezione terza, ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità dell'articolo 64, comma 2, della legge regionale n. 12 del 2005, nella parte in cui, autorizzando ampliamenti degli edifici esistenti in deroga ai limiti e alle prescrizioni dei piani urbanistici al di fuori delle ipotesi di deroga legittime ex art. 9 u.c. D.M. 1444/1968, si pone in insanabile contrasto con il principio fondamentale dettato dall'articolo 3 del T.U. dell'Edilizia in tema di definizioni degli interventi edilizi e, quindi, con l'articolo 117, comma 3, della Costituzione. In breve: non è vero, come afferma il TAR Lombardia nella decisione 153/2009, che la lettura comparata delle disposizioni regionali e nazionali deve suggerire una interpretazione delle prime conforme a legittimità a scapito di una non di legittimità, poichè nella fattispecie il legislatore regionale ha intenzionalmente qualificato il recupero dei sottotetti come ristrutturazione, al fine di sottrarli alla applicazione delle disposizioni di rango superiore.

L'ordinanza 11 febbraio 2010 del Tribunale di Brescia é scaricabile in formato pdf a questo indirizzo.

La chiarezza dei testi normativi

Giovanni Acerboni, presente all'incontro di formazione del 24 aprile 2009 a Sondrio - dove ha riflettuto sull'articolo 25, primo comma, l.r. 12 del 2005 - , commenta su www.techblogs.it l'articolo 3 della Legge 18 giugno 2009, n. 69, intitolato "Chiarezza dei testi normativi". Conclude Acerboni affermando che:
Non è una bella notizia - lo dico da cittadino - sapere che chi fa le leggi è talmente insicuro di quello che fa che si dà una legge per obbligarsi a capire quello che fa. Il rischio per noi è che la giungla delle leggi produca leggi della giungla.
L'articolo è disponibile a questo indirizzo:
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