Decreto liberalizzazioni e professione forense

Con decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, il Governo ha rilasciato disposizioni urgenti "per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.19 del 24 gennaio 2012, s.o. n. 18, con entrata in vigore "il giorno stesso  della  sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana" (art. 98). Dovrà quindi essere convertito in legge entro il 24 marzo 2012, ossia sessanta giorni dalla pubblicazione, pena  la perdita di efficacia (art. 77 Cost.).

L'articolo 9 del decreto interviene sulle "professioni regolamentate", abrogando le relative tariffe  e introducendo l'obbligatorietà della pattuizione del compenso. Per comprendere la portata  della disposizione può essere utile sapere che il totale dei liberi professionisti italiani iscritti a Ordini e Collegi è di 2,1 milioni (fonte Il Sole 24 Ore).

In questa sede si vuole, senza pretesa di esaustività, portare un contributo di riflessione sulle conseguenze concrete della disposizione nella professione forense, non rintracciabili sui portali degli organismi di riferimento (Consiglio Nazionale Forense), impegnati nelle manifestazioni di dissenso rispetto alla riforma.

Stazioni radio base: legittimo il ricorso all'esproprio per i proprietari renitenti

Con sentenza n. 11 del 2012 il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza n. 98 del T.A.R. Emilia Romagna, Sez. di Parma, del 2011, riconoscendo la legittimità dei provvedimenti approvati del Comune di Salsomaggiore diretti ad attuare il piano comunale di coordinamento per la installazione di antenne di telefonia mobile, all’individuazione delle aree interessate e all'espropriazione delle stesse, nulla ostando la circostanza della loro successiva concessione in via onerosa ai gestori.

Cassazione Penale: nozioni di ultimazione di immobile abusivo e di aggravio urbanistico

Con sentenza n. 39733/11 depositata il 3 novembre 2011 la Corte di Cassazione, terza sezione penale - pronunciandosi a seguito di ricorso avverso ordinanza del Tribunale di Catanzaro di conferma di decreto GIP portante sequestro preventivo di manufatti edilizi realizzati in violazione dell'art. 44, lettera c), DPR 380/2001 - richiama e fa proprie le nozioni di ultimazione di immobile abusivo e di aggravio di carico urbanistico, secondo l'orientamento della stessa Corte.

Mediazione: il Ministero chiarisce le misure correttive

Con circolare 20 dicembre 2011 il Ministero della Giustizia chiarisce la portata della misure correttive introdotte con il decreto interministeriale 6 luglio 2011 n.145, recante modifica al decreto del Ministro della giustizia 18 ottobre 2010 n.180, in materia di determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione, nonché in materia di indennità per il compimento del servizio di mediazione e conciliazione. Attività di vigilanza, tirocinio assistito, criteri di assegnazione degli affari di mediazione, chiusura del procedimento e modifiche in materia di indennità sono le materie su cui si accentra la circolare, affrontate con chiarezza e sintesi espositiva.

La circolare 20 dicembre 2011 il Ministero della Giustizia è disponibile sul sito del Ministero a questa pagina:

Corte Costituzionale: illegittima la riduzione dell'indennità di espropriazione correlata alla dichiarazione ICI

Con sentenza n. 338 depositata il 12 dicembre 2011, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504. In via consequenziale la corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale dell’articolo 37, comma 7, del DPR 8 giugno 2001, n. 327, a norma del quale
7. L'indennità è ridotta ad un importo pari al valore indicato nell'ultima dichiarazione o denuncia presentata dall'espropriato ai fini dell'imposta comunale sugli immobili prima della determinazione formale dell'indennità nei modi stabiliti dall'art. 20, comma 3, e dall'art. 22, comma 1, e dell'art. 22-bis, qualora il valore dichiarato risulti contrastante con la normativa vigente ed inferiore all'indennità di espropriazione come determinata in base ai commi precedenti. 
La disciplina stabilita dall’art. 16 - afferma la Corte - non è, infatti, compatibile con il citato nucleo minimo di tutela del diritto di proprietà, in quanto non contempla alcun meccanismo che, in caso di omessa dichiarazione/denuncia ICI, consenta di porre un limite alla totale elisione di tale indennità, garantendo comunque un ragionevole rapporto tra il valore venale del suolo  espropriato e l’ammontare della indennità.

La pronuncia consolida definitivamente l'orientamento della Corte di Cassazione che nel 2007 e nel 2008 aveva affermato che l’evasione - totale o parziale -dell’Ici non impedisce al soggetto espropriato di ottenere l’erogazione dell'indennità, vero che “il diritto all'indennità di esproprio non va penalizzato in caso di omessa od infedele dichiarazione Ici” (Cassazione civile , sez. I, 3 gennaio 2008, n. 19; Id. Cassazione civile , sez. I, 12 ottobre 2007, n. 21433).

La sentenza 12 dicembre 2011 n. 338 della Corte Costituzionale è disponibile a questo indirizzo:

Consulenza legale on line: disponibile dal 1° gennaio 2012

Richiedere una consulenza legale on line può rivelarsi una modalità meno costosa e più rapida rispetto ad un approccio tradizionale, soprattutto quando l'interesse del cliente è quello di dissipare dubbi iniziali e assumere le informazioni necessarie per operare scelte successive.

A partire dal 1° gennaio 2012 il sito www.studiospallino.it  è stato implementato con la possibilità di accedere a servizi di consulenza legale on line. Il servizio è svolto nel rispetto del Codice di deontologia forense e della Direttiva 2000/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2000 (cd. "Direttiva sul commercio elettronico").

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