Con sentenza n. 586 del 1° giugno 2016 la sezione I del T.A.R. Basilicata, Potenza, interviene in materia di sanatoria paesaggistica, sposando l'interpretazione restrittiva data dalla Soprintendenza nella circolare n. 33 del 26 giugno 2009 (link) dell'art. 167 del D.Lgs. 42/2004, secondo cui l’autorizzazione paesaggistica in sanatoria non può essere rilasciata successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi, quando le opere realizzate abbiano determinato la creazione di superfici utili o volumi, ovvero l’aumento di quelli legittimamente realizzati.
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Sanatoria paesaggistica: no a ampliamenti, box, piscine e strade asfaltate
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Lorenzo Spallino
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8:36 AM
sabato 24 settembre 2016
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D.Lgs. 42/2004,
Sanatoria paesaggistica
Sanatoria paesaggistica e distanze ex art. 9 d.m. 1444/1968: la traslazione di volumi verso l'alto può non rilevare
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Lorenzo Spallino
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3:33 PM
domenica 4 settembre 2016
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Accertamento compatibilità paesaggistica,
Autorizzazione paesaggistica,
D.Lgs. 42/2004,
D.M. 1444/1968,
Distanze,
Sanatoria paesaggistica
La traslazione verso l’alto di volume esistente, se rileva come dato estetico, non costituisce ostacolo alla regolarizzazione ex art. 167 comma 4-a del Dlgs. 22 gennaio 2004 n. 42, qualora si accerti che la superficie e la volumetria utili non sono aumentate (o sono aumentate soltanto nella misura consentita dall’ampliamento).
Condono ambientale: non può servire per ottenere l'autorizzazione paesaggistica in sanatoria
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Fabrizio Donegani
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12:48 AM
venerdì 15 luglio 2016
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Accertamento compatibilità paesaggistica,
Autorizzazione paesaggistica,
Condono paesistico,
D.Lgs. 42/2004,
Sanatoria paesaggistica
Con sentenza 28 giugno 2016 n. 2843 la sesta sezione del Consiglio di Stato evidenzia che il parere di compatibilità paesaggistica rilasciato dalla Soprintendenza nell'ambito del c.d. condono ambientale rileva solo ai fini dell'estinzione del reato ambientale e non può essere invocato per il rilascio di autorizzazione paesaggistica in sanatoria, con la conseguenza che resta ferma l'applicazione delle sanzioni amministrative.
Autorizzazione paesaggistica: è perentorio il termine di 45 giorni per il parere della Soprintendenza
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Jesus Cortinovis
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10:42 AM
venerdì 6 novembre 2015
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Autorizzazione paesaggistica,
Beni paesaggistici,
D.Lgs. 42/2004
Richiamando quanto già affermato nelle sentenze n. 1561 del 15/03/2013 e n. 2136 del 27/04/2015, i giudici della sesta sezione di Palazzo Spada, con sentenza n. 4927/2015, depositata lo scorso 28 ottobre, hanno confermato che è perentorio il termine di 45 giorni, di cui al comma 5 dell’art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004, per l'adozione del parere da parte della Soprintendenza.
Riforma Madia: le nuove regole del silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni
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Lorenzo Spallino
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3:58 PM
sabato 15 agosto 2015
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D.Lgs. 42/2004,
L. 124/2015,
L. 241/1990,
Riforma P.A.,
silenzio assenso
Il 28 agosto 2015 entra in vigore la legge 7 agosto 2015, n. 124 Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. (15G00138) (GU n.187 del 13-8-2015).
L'articolo 3 modifica la legge n. 241/1990 introducendo l’art. 17 bis, intitolato ^Silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici^, il quale dispone:
L'articolo 3 modifica la legge n. 241/1990 introducendo l’art. 17 bis, intitolato ^Silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici^, il quale dispone:
D.lgs. 42/2004: nozione di volume rilevante ai fini dell'autorizzazione paesaggistica
Pubblicato da
Lorenzo Spallino
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9:14 AM
sabato 7 marzo 2015
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Autorizzazione paesaggistica,
D.Lgs. 42/2004,
Sanatoria paesaggistica
Confermando una linea interpretativa inaugurata con la circolare n. 33 del 26 giugno 2009 (link), il T.A.R Lombardia, sezione di Brescia, ribadisce che la nozione di ^volume^ può essere diversa nelle valutazioni urbanistiche e in quelle paesistiche.
Pubbliche piazze: sono beni culturali senza necessità di specifica dichiarazione
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Lorenzo Spallino
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2:42 PM
giovedì 4 dicembre 2014
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Beni paesaggistici,
D.Lgs. 42/2004,
Piazze
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Avv. Lorenzo Spallino |
Compatibilità paesaggistica: il parere tardivo della Soprintendenza perde la sua portata vincolante ma il Comune deve tenerne conto
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Alice Galbiati
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10:36 AM
mercoledì 1 ottobre 2014
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Abusi edilizi,
Accertamento compatibilità paesaggistica,
Beni paesaggistici,
D.Lgs. 42/2004,
Sanatoria paesaggistica
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Avv. Alice Galbiati |
Condono paesistico: agisce in ambito penale ma non paralizza la sanzione amministrativa.
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Fabrizio Donegani
alle
8:19 AM
mercoledì 18 giugno 2014
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Abusi edilizi,
Accertamento compatibilità paesaggistica,
Beni paesaggistici,
Condono paesistico,
D.Lgs. 42/2004,
Sanatoria paesaggistica
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Avv. Lorenzo Spallino |
Sanzione pecuniaria art. 167 D.Lgs. 42/2004: non può essere commisurata al risparmio conseguito
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Lorenzo Spallino
alle
6:37 PM
lunedì 26 maggio 2014
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Accertamento compatibilità paesaggistica,
Autorizzazione paesaggistica,
D.Lgs. 42/2004
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Avv. Lorenzo Spallino |
Vincolo ambientale: l'esclusione di volumi e superfici dalla sanatoria paesaggistica non è tema che appartiene al diritto dell'Unione
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Jesus Cortinovis
alle
3:58 PM
martedì 11 marzo 2014
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Autorizzazione paesaggistica,
Beni paesaggistici,
D.Lgs. 42/2004,
Sanatoria paesaggistica
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Jesus Cortinovis |
Beni culturali: la dichiarazione di vincolo deve essere motivata e fondarsi su elementi obbiettivi
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Lorenzo Spallino
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11:21 PM
lunedì 7 ottobre 2013
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Beni culturali,
D.Lgs. 42/2004,
Dichiarazione di interesse culturale
Anche il provvedimento scaturente dal procedimento di dichiarazione di interesse culturale di un immobile non sfugge al principio generalissimo della (corretta) motivazione degli atti amministrativi.
La sezione sesta del Consiglio di Stato, nella decisione 3 settembre 2013, n. 3092, fissa il principio secondo cui la dichiarazione di interesse storico di un immobile non solo deve essere motivata, ma deve anche basarsi su elementi oggettivi che ne illustrino uno specifico pregio o che ne attestino la valenza testimoniale ai fini vincolistici, supportati da adeguata istruttoria.
La sezione sesta del Consiglio di Stato, nella decisione 3 settembre 2013, n. 3092, fissa il principio secondo cui la dichiarazione di interesse storico di un immobile non solo deve essere motivata, ma deve anche basarsi su elementi oggettivi che ne illustrino uno specifico pregio o che ne attestino la valenza testimoniale ai fini vincolistici, supportati da adeguata istruttoria.
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