Elenco PEC del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Spesso introvabili e qualche volta negate, le PEC (Indirizzi di Posta Elettronica Certificata) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dei suoi organi periferici sono un elemento fondamentale nel rapporto Stato / Cittadini, soprattutto per i professionisti che intendono relazionarsi con le strutture territoriali del Ministero.

VAS: il TAR Brescia rivede il proprio orientamento

Con pronuncia n. 1447, depositata il 21 ottobre 2011, la Sezione distaccata di Brescia del T.A.R. Lombardia ha rivisitato il proprio precedente orientamento in tema di applicazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, relativa alla procedura di VAS.

Chiamata dal Comune di Treviglio a pronunciarsi  sull'approvazione del Piano Cave della Provincia di Bergamo, il Tribunale ha infatti negato il principio della non immediata applicabilità della direttiva, espresso nelle precedenti statuizioni nn. 893 del 2009 e 618 del 2010 della Sezione Prima e apoditticamente fondato sugli articoli 3, paragrafo 3, 4, paragrafo 2 e 13, paragrafo 1.

Project financing: l'informativa atipica legittima la revoca della aggiudicazione

Nell’ambito dell’informativa atipica (provvedimento lesivo e quindi autonomamente impugnabile insieme al provvedimento consequenziale che ne abbia concretizzata l'attitudine lesiva: T.a.r. Calabria, Reggio Calabria, 21 giugno 2011, n. 518) è sufficiente l’accertamento di meri elementi di sospetto per far scattare il meccanismo di salvaguardia del sistema attraverso l’inibizione dell’accesso al rapporto contrattuale o alla gara per l’impresa sospettata di contiguità mafiosa.

Abusi edilizi e sanzioni ripristinatorie: effetti del decorso del tempo

Se di regola l’ingiunzione di demolizione "non richiede una particolare motivazione volta ad evidenziare le specifiche ragioni di pubblico interesse che impongono di dar corso all'ordine di demolizione o a comparare tale interesse pubblico con il sacrificio imposto al privato in quanto la repressione degli abusi edilizi costituisce un preciso obbligo dell'Amministrazione", la medesima repressione disposta "a distanza di tempo ragguardevole, richiede una specificazione della motivazione sull'interesse pubblico al ripristino dei luoghi".

In tal senso si è espresso il TAR Calabria, sede di Catanzaro, sez I, nella sentenza n. 1356 depositata il 14 ottobre 2011.

Regime edilizio della telefonia mobile: le nozioni di "stazione radio base”, “infrastrutture” e “impianti”

Con sentenza n. 2100 dell'11 novembre 2011, il Tribunale amministrativo regionale di Palermo è tornato ad esaminare una serie di tematiche già oggetto di precedenti pronunce sia del medesimo Tribunale amministrativo che del Consiglio di Stato, nel solco di principi indicati dalla Corte Costituzionale, escludendo che per l’installazione degli impianti di telefonia mobile occorra un titolo edilizio.

Compatibilità paesaggistica e sanatoria edilizia possono non coincidere

L'abusiva realizzazione di una piscina in luogo di un autorizzato stagno ornamentale, in ambito soggetto a vincolo paesaggistico e in zona di rispetto cimiteriale, costituisce totale difformità dal permesso ai sensi dell'articolo 32 del DPR 380/2001 ed è equiparabile a attività di nuova costruzione. La circostanza che l'Amministrazione comunale abbia certificato la compatibilità ambientale in sede paesaggistica, non significa che essa sia tenuta a sanare la medesima attività sotto il profilo edilizio: la regolamentazione degli interventi sensibili ai fini paesaggistici e quella degli interventi edilizi è infatti affidata a normative differenti che perseguono scopi differenti.

In tal senso si è espressa la sezione II del TAR Lombardia nella sentenza  n. 2734 del TAR Lombardia, sezione II, depositata il 14 novembre 2011, disponibile sul sito della Giustizia Amministrativa a questo indirizzo.

VIA: la Regione Lombardia licenzia il regolamento di attuazione della L.R. 5/2010

Con deliberazione n. IX / 2491 del 16 novembre 2011 la Giunta regionale della Lombardia ha licenziato il testo del regolamento di attuazione della legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 - ^Norme in materia di valutazione di impatto ambientale^, pubblicata sul BURL n. 5, 2° suppl. ord. del 4 febbraio 2010.

La delibera GRL n. 2491/2011 è disponibile a questo indirizzo.

Impresa agricola e indisponibilità del vincolo di asservimento

Con sentenza n. 2823 depositata in data 22 novembre 2011, la Sezione Seconda del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha chiarito come il vincolo di asservimento della residenza a servizio dell'impresa agricola - già disciplinato nella l.r. Lombardia 93/1980 ed ora confluito nella l.r. 12/2005 art. 60 - risponde alla ratio di mantenere e conservare le zone agricole o a destinazione agricola, attraverso la limitazione degli usi residenziali, ammessi soltanto se a servizio dell'impresa agricola, per impedire la definitiva ed irrimediabile perdita delle porzioni territoriali a vocazione rurale.

Corte Costituzionale n. 309/2011: nessuna demolizione e ricostruzione senza rispetto della sagoma

Nel seduta del 20 gennaio 2010 della Commissione V ^Territorio^ della Lombardia il dott. Umberto Sala, alto funzionario regionale, ebbe a dichiarare che "da circa un anno sono intervenute sentenze dal TAR di Milano e di Brescia che hanno evidenziato un contrasto"  la normativa nazionale e quella lombarda in tema di ristrutturazione, sull’assunto che la legge dello Stato porrebbe - in punto ricostruzione con vincolo di sagoma - una norma di principio che le regioni non potrebbero derogare.  "Sarebbe auspicabile che il TAR, pur continuando ad eccepire, rimettesse la questione alla Corte Costituzionale", concludeva il dirigente.

Parziali difformità ex art. 34 TUE: la soglia del 2% secondo il DL Sviluppo

Il DL Sviluppo, convertito con legge 106 del 2011, é intervenuto sull'articolo 34 del TU dell'Edilizia, escludendo dalla tipologia degli interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo abilitativo le
violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che non eccedano per singola unità immobiliare il 2 per cento delle misure progettuali. (comma 2-ter, introdotto dall'articolo 5, comma 2, lettera a), legge n. 106 del 2011)
Nel corso di un incontro di formazione a Milano in materia di distanze, i tecnici comunali presenti mi hanno rivolte le stesse domande che altri loro colleghi hanno segnalato al portale PTPL (www.ptpl.altervista.org). Ossia: la flessibilità del 2% è ammessa solo rispetto alle misure previste in progetto o anche rispetto ai parametri fissati dal piano urbanistico? cosa si intende per "singola unità immobiliare"? il 2% aggiuntivo é in deroga agli indici di piano, alla volumetria assentita col piano di recupero, alla volumetria prevista dagli ambiti di trasformazione? o, sommata a quanto concesso dal titolo abilitativo, vi deve restare compresa? idem dicasi per le altezze e le superfici coperte? il 2% va anche in deroga al DM 1444/68 per le distanze? se in corso d'opera il tecnico incaricato si "accorge" di essere in difformità, vuoi per una maggiore altezza che per maggiore volumetria rispetto al consentito ma comunque compresa all'interno del 2%, deve autodenunciarsi e dimostrare che rientra comunque all'interno del 2% consentitogli? attendere che il Comune gli faccia un avvio del procedimento? e che avvio del procedimento deve fargli l'UTC se comunque non si ha parziale difformità del titolo abilitativo?

Legge di stabilità per il 2012: in Gazzetta il testo ufficiale della l. 183/2011

Approvata dal Parlamento in data 11 novembre 2011, la Legge n. 183 del 12/11/2011 - legge di stabilità per il 2012 - è stata pubblicata sul Supplemento n. 234 alla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 14 novembre 2011. Come stabilito dall'art. 36, l'entrata in vigore è prevista per il prossimo 1 gennaio 2012, fatta eccezione per le norme di cui all'art. 33, commi 7, 9, 29, 31, 35 e 36, entrate in vigore alla data di pubblicazione in G.U.

Diverse le misure economiche per gli Enti Territoriali
art. 8 ^Disposizioni in materia di debito pubblico degli enti territoriali^;
art. 9 ^Liberalizzazioni dei servizi pubblici locali di rilevanza economica^;
art. 31 ^Patto di stabilità interno degli enti locali^;
art. 32 ^Patto di stabilità interno delle regioni e delle provincie autonome di Trento e di Bolzano^.

Nuovo Piano Casa Lombardia: la Giunta regionale licenzia il testo del progetto di legge

Con deliberazione n. IX / 2428 del 9 novembre 2011 la Giunta regionale della Lombardia ha licenziato il testo della proposta di progetto di legge intitolata "Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio
esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia", in attuazione dell’articolo 5 D.L. 13 maggio 2011, n. 70 “Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia” (convertito in legge L. n. 106 del 12 luglio 2011, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio 2011, in vigore dal 13 luglio 2011).

Il testo del PDL é disponibile in formato pdf a questo indirizzo.

Risorse: v. Piano Casa Regione Lombardia 2012 http://studiospallino.blogspot.com/2012/03/piano-casa-regione-lombardia-2012.html

Impianti solari: in Puglia niente nulla osta paesaggistico

Continua l'evoluzione della giurisprudenza in tema di energie rinnovabili. Con sentenza abbreviata n. 1743 depositata il 7 ottobre 2011, il TAR Puglia, Lecce, ha annullato il parere contrario al rilascio di autorizzazione paesaggistica in relazione alla costruzione di un impianto fotovoltaico in Comune di Castellaneta (Lecce), fondato  sul rilievo secondo cui "la sovrapposizione dell'impianto eolico e fotovoltaico determina un impatto paesaggistico non sostenibile".

Esiti della mancata approvazione dei PGT al 31 dicembre 2012

La legge regionale della Lombardia 11 marzo 2005, n. 12, Legge per il governo del territorio, non contiene un termine entro il quale concludere il passaggio dai Piani Regolatori Urbanistici Generali (PRUG) ai Piani di Governo del Territorio (PGT). Diversamente, il legislatore regionale ha ritenuto opportuno fissare un termine - originariamente indicato in quattro anni, poi prorogato sino al 31 dicembre 2012 - decorso il quale i PRUG avrebbero perso efficacia. Quale é il significato dell'espressione "conservano efficacia"? E quali sono le conseguenze della mancata approvazione? Di questo si tratta nell'articolo ^Mancata approvazione dei PGT al 31 dicembre 2012^, disponibile a questo indirizzo:

La competenza all’approvazione dei piani attuativi conformi dopo il D.L. Sviluppo

E' disponibile sul sito dello studio un nuovo intervento di Alice Galbiati che fa il punto sulla competenza in materia di approvazione dei piani attuativi conformi, alla luce dell'attività delle altre regioni a statuto ordinario e del testo del PDL regionale in corso di approvazione (v. Nuovo Piano Casa: il progetto di legge). L'articolo ^Piani attuativi conformi: di chi é la competenza dopo il D.L. Sviluppo^ è disponibile a questo indirizzo:

Beni paesaggistici: volumi, superfici utili e lavori non sono gli stessi che in edilizia

Sempre utile, e spesso richiamata, la circolare n. 33 del 26 giugno 2009 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, in tema di procedimento di accertamento di compatibilità paesaggistica ordinario ex art. 167 D.L.gs 42/2004, ha provveduto alla definizione dei  termini "lavori", "superfici utili" e "volumi" ai fini vincolistici, segnalando come sia improprio l'utilizzo delle rispettive accezioni in materia edilizia e urbanistica.

La Circolare n. 33/2009 del Ministero BB.AA. é disponibile a questo indirizzo.

Nuovo Piano Casa Lombardia: la pubblicazione on line degli atti di PGT

Il testo del progetto di legge attuativo, in sede regionale, del d.l. 70/2011 (cd. Piano Casa 2011), contiene una disposizione relativa alla pubblicazione degli strumenti urbanistici. Recita l'articolo 13 (Pubblicazione degli strumenti urbanistici):
1. All’articolo 13 della l.r. 12/2005 sono apportate le seguenti modifiche:
a) dopo il primo periodo del comma 4 è inserito il seguente: “Gli atti sono altresì pubblicati nel sito informatico dell’amministrazione comunale”;
b) al secondo periodo del comma 4, dopo le parole “Del deposito degli atti”, sono inserite le seguenti: “e della pubblicazione nel sito informatico dell’amministrazione comunale”;
c) il comma 10 è sostituito dal seguente: “10. Gli atti di PGT, definitivamente approvati, sono depositati presso la segreteria comunale e pubblicati nel sito informatico dell’amministrazione comunale.”.
 2. Al comma 2 dell’articolo 14 della l.r. 12/2005 sono apportate le seguenti modifiche:
a) dopo le parole “unitamente a tutti gli elaborati;”, sono inserite le seguenti: “gli atti sono altresì pubblicati nel sito informatico dell’amministrazione comunale;”;
b) dopo le parole “del deposito”, sono inserite le seguenti: “e della pubblicazione nel sito informatico dell’amministrazione comunale”.

Nuovo Piano Casa Lombardia: il progetto di legge

ANCI Lombardia ha pubblicato sul proprio sito la circolare n. 118/2011 del 21 ottobre 2011 con la quale ha invitato Sindaci, Assessori all’Urbanistica, Segretari Comunali e Responsabili aree urbanistica e politiche abitative delle amministrazioni locali, a far pervenire osservazioni sul Progetto di Legge “Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia” in attuazione dell’articolo 5 della legge 106/2011. Ricordiamo che il termine per l'approvazione del Piano Casa 2011 é il 10 novembre 2011 (v. http://www.studiospallino.it/materiali/timeline_dl70.htm).

Criteri ispiratori della l.r. 12/2005 e principi generali nella redazione dei PGT

Abbiamo pubblicato nella sezione ^Interventi^ del sito il testo di ^Criteri ispiratori della l.r. 12/2005 e principi generali nella redazione dei PGT^,  convegno "Piani Regolatori della Città di Como dall’Unità d’Italia ad oggi. E domani?",  organizzato dalla Associazione della Proprietà Edilizia di Como presso la Sala Turca del Teatro Sociale, il 17 marzo 2011.

L'intervento é disponibile all'indirizzo http://www.studiospallino.it/interventi/criteri_legge_12.htm.

Aree comprese in SIC e ZPS: non sono di per sé vincolate ex D.Lgs. 42/2004

Con sentenza breve n. 1535 depositata l'11 ottobre 2011, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto ha chiarito che le aree designate quali S.I.C. (Siti d'Importanza Comunitaria) e Z.P.S. (Zone di Protezione Speciale), previsti dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE recepita nell'ordinamento italiano con D.P.R. n. 357 del 1997 (oggi D.P.R. n. 120 del 2003), non sono di per sé soggette alla disciplina paesaggistica del D.Lgs. n. 42 del 2004.

VAS: sono soggetti anche i piani attuativi conformi allo strumento urbanistico

Le procedure di valutazione ambientale strategica e di verifica di esclusione vanno estese ai piani urbanistici di particolare complessità e impatto, anche se conformi alla strumentazione urbanistica comunale. In tal senso si è espresso il TAR Lombardia,  Milano, sezione II, nella decisione n. 2194 depositata l'8 settembre 2011.

Scia: stop alle impugnazioni dirette.

E alla fine il legislatore ce l'ha fatta. Non sono serviti anni di evoluzione dottrinale e giurisprudenziale a proposito della natura della DIA e della effettività della tutela del terzi, per evitare che la Finanziaria 2011 introducesse il principio secondo cui non é più possibile impugnare la DIA (oggi SCIA), neppure attraverso un'azione di accertamento.

Piani Attuativi: di chi è la competenza dopo il Decreto Sviluppo?

Il prossimo 11 settembre troveranno applicazione le disposizioni dei commi dal 9 al 13 della L. 106/2011 di conversione del Decreto n. 70/2011 (v. http://www.studiospallino.it/interventi/d.l._70_2011.htm). L'attenzione degli operatori é puntata sul comma 13, a norma del quale
Nelle Regioni a statuto ordinario, oltre a quanto previsto nei commi precedenti, decorso il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e sino all'entrata in vigore della normativa regionale, si applicano, altresì, le seguenti disposizioni: [...] b) i piani attuativi, come denominati dalla legislazione regionale, conformi allo strumento urbanistico generale vigente, sono approvati dalla giunta comunale.
Al di là dei dubbi interpretativi che sorgono a seguito delle modifiche lessicali intervenute in sede di conversione del decreto (che potrebbero far pensare ad un restringimento dell'ambito di applicazione della norma, riguardante non più "i piani attuativi comunque denominati", cioè ogni piano che sia attuazione della pianificazione comunale, ma solo quelli espressamente così nominati nelle leggi regionali, così che, per quanto riguarda la Regione Lombardia, sarebbero coinvolti i soli piani attuativi di cui all'art. 12 e non anche i procedimenti speciali disciplinati nel titolo VI della L.R. 12/2005), ciò che più lascia perplessi è il trasferimento della competenza della loro approvazione dai Consigli Comunali alle Giunte.

La pubblicazione on line degli elaborati tecnici degli strumenti urbanistici

Pubblicare on line non significa mettere in rete. La scelta del Decreto Sviluppo di imporre la pubblicazione degli allegati agli strumenti urbanistici può essere migliorata con modeste modifiche al testo licenziato. Su webimpossibile.net un approfondimento dell’articolo 5, comma 6, del decreto Sviluppo, là dove  impone agli enti locali di pubblicare sul proprio sito gli “elaborati tecnici allegati alle delibere di adozione o approvazione degli strumenti urbanistici”, a partire dall’11 settembre 2011.

Titolo: La pubblicazione on line degli elaborati tecnici degli strumenti urbanistici
Autore: Lorenzo Spallino
Data: 6 settembre 2011
Link: http://www.webimpossibile.net/11/6.9.11.htm 
Fonte: http://www.webimpossibile.net/

DIA: la Plenaria fa il punto sulla natura del silenzio e sulla tutela del terzo.

Con decisione n. 15 depositata il  29 luglio 2011, a  firma Francesco Caringella, consigliere estensore, l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato fissa defnitivamente i termini della questione relativa alla natura della Denuncia di Inizio Attività (DIA) affermando che al trascorre dei termini della DIA non consegue né un provvedimento a formazione tacita (silenzio assenso), né un provvedimento a fattispecie progressiva.

Piano Casa 2011: timeline secondo la legge n. 106/2011


E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio 2011 la legge 12 luglio 2011, n. 106 [link a http://www.bosettiegatti.com/] di conversione, con modificazioni, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, noto come ^Decreto Sviluppo^.  La time line del Piano Casa é stata quindi aggiornata secondo le nuove scadenze.

Link: http://www.studiospallino.it/materiali/timeline_dl70.htm.

Risorse: Decreto sviluppo: le misure per l'edilizia [14 maggio 2011, aggiornato il 13 luglio 2011]

Piano di governo del territorio e sviluppo demografico: il T.A.R. Brescia censura la previsione sproporzionata rispetto al dato storico

Con sentenza n. 951/2011 depositata il 28 giugno 2011, il T.A.R. Lombardia, sezione di Brescia, ha annullato iel Piano per il governo del territorio del Comune di Soncino (Cremona), accogliendo le censure di illogicità mosse nei confronti delle previsioni di sviluppo demografico, non giustificate, secondo la Corte, alla luce degli elaborati di piano.

Piani attuativi e nulla osta ambientale: il TAR Brescia ribadisce l'applicabilità dell'art. 16 della L.U.

Era stato il T.A.R. Lombardia, Milano, sez. II, con la sentenza n. 6541/2007 ad affermare la vigenza e l'operatività - anche per i piani attuativi - dell'articolo 16 della legge urbanistica, anche in Regione Lombardia (sul punto v. in questo sito Piani attuativi e nulla osta ambientale).

Con sentenza n. 959 del 28 giugno 2011 é la volta del TAR Lombardia, Brescia, a confermare l'arresto dei giudici milanesi,sottolineando che ritenere confinato il ruolo della Soprintendenza alla fase esecutiva del progetto approvato significa soltanto "salvare il salvabile", potendo in tal caso la stessa limitarsi a "contestare la forma architettonica dei singoli fabbricati, ma senza poter più incidere sulle volumetrie previste e sull’impianto complessivo della trasformazione urbanistica".

Decreto Sviluppo: il testo con le modifiche apportate dalla Camera

Passa al Senato per l’approvazione definitiva il testo del decreto Sviluppo (d.l. 70/2011) licenziato, con modifiche, dalla Camera  il 21 giugno. Rispetto al testo originario del decreto legge, diverse le innovazioni anche per l'edilizia.

Il testo integrale con le modificazioni apportate dalla Camera dei deputati é disponibile a questo indirizzo: www.studiospallino.it/doc/decreto_sviluppo_Camera.pdf.

Il testo coordinato é disponibile su Bosetti & Gatti all'indirizzo http://www.bosettiegatti.com/info/norme/statali/2011_0070_DL.htm .

Sul Decreto Sviluppo ricordiamo l'incontro del 14 luglio p.v.: http://www.studiospallino.it/formazione/14.7.11.htm.

Ordine di demolizione: anche il proprietario non responsabile patisce la confisca del bene

Invocando il fatto che "l’inottemperanza integra, infatti, un illecito diverso ed autonomo dalla commissione dell'abuso edilizio, del quale può rendersi responsabile anche il proprietario, qualora risulti che abbia acquistato o riacquisito la disponibilità del bene e non si sia attivato per dare esecuzione all'ordine di demolizione, o qualora emerga che, pur essendo in grado di dare esecuzione all'ingiunzione, non vi abbia comunque provveduto", con sentenza n. 1059/2011 il TAR Veneto ha tracciato una nuova linea applicativa dell'articolo 31 del T.U. dell'Edilizia, più rigida della precedente, affermando che il proprietario va esente da responsabilità non in ogni caso di abuso edilizio compiuto da terzi, "ma nella sola ipotesi in cui il proprietario non abbia la possibilità di ottemperare direttamente all'ordine di demolizione, per essere il bene nella disponibilità esclusiva dell'autore dell'abuso", poiché diversamente "si consentirebbe a chiunque di eludere la sanzione alienando il bene".

Esproprio di terreni agricoli non coltivati e di fondi inedificabili: é illegittimo il valore agrario

Con sentenza n. 181 depositata il 10 giugno 2011, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l'articolo 5-bis, comma 4, del d.l. 11 luglio 1992 n. 333, convertito con legge 8 agosto 1992, n. 359, nonché, in via conseguenziale, l'articolo 40, commi 2 e 3, del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 (Testo Unico in materia di espropriazione per pubblica utilità).

La Corte ha affermato che - per le aree agricole non coltivate e per quelle inedificabili - "il valore agrario, previsto di fatto in via automatica, potrebbe non rivelarsi un ^serio ristoro^", con conseguente violazione dell'articolo 117 della Costituzione.

Autorizzazione paesaggistica semplificata: scheda di confronto con l'autorizzazione ordinaria.


E' disponibile nella sezione Materiali del sito una scheda di raffronto della autorizzazione paesaggistica semplificata rispetto all'autorizzazione ordinaria, aggiornata al d.l. 70/2011 (cd. Decreto Sviluppo). La scheda, redatta dall'avv. Ileana Pisani, é scaricabile in formato pdf all'indirizzo http://www.studiospallino.it/materiali/autorizzazione_semplificata_2011.htm.

Decreto sviluppo: incontro di formazione sulle misure per l'edilizia (Como, 14.7.2011)

Lo studio organizza un incontro di riflessione sulle misure per l'edilizia contenute nel d.l. n. 70/2011, noto come ^Decreto Sviluppo^, entrato in vigore il 14 maggio 2011 e destinato ad essere convertito in legge entro il 12 luglio 2011. L'incontro - riservato ai clienti dello studio - si terrà a Como, Giovedì 14 luglio 2011, con inizio alle ore 15,00 e termine alle 17,00, presso lo studio legale Spallino, in Como, via Volta 66. La partecipazione all'incontro è gratuita. È necessario iscriversi via email all'indirizzo news @ studiospallino.it, indicando:
  • numero e nominativo dei partecipanti;
  • ente o studio professionale di riferimento.

Link permanente e info: http://www.studiospallino.it/formazione/14.7.11.htm.

Sottotetti e distanze: la Corte Costituzionale ribadisce l'obbligatorietà del rispetto dell'art. 9 D.M. 1444/1968

Con sentenza n. 173 dell'11 maggio 2011 la Corte Costituzionale ha rigettato la questione di incostituzionalità dell'articolo 64, c. 2°, della legge della Regione Lombardia 11/03/2005, n. 12, come sostituito dall'art. 1, c. 1°, lett. d), della legge della Regione Lombardia 27/12/2005, n. 20, sollevata dal Tribunale di Brescia.

Il Tribunale rilevava che se si dovesse, come impone l'articolo 64 in questione, qualificare ^ristrutturazione^ la realizzazione di sottotetti anche quando la modificazione della sagoma dell'edificio preesistente comportasse una diminuzione delle distanze da edifici esistenti inferiore a quella di cui al D.M. 1444/1968, art. 9, ciò si risolverebbe nella disaplicazione di una normativa di rango superiore quale, per l'appunto, il D.M. 1444, nonché lo stesso Testo Unico dell'Edilizia, per il quale la ristrutturazione edilizia non può comportare aumento di sagoma e volume (art. 3 D.P.R. 380/2001), diversamente cessendo in presenza di nuova costruzione, come tale computabile ai fini della applicazione degli standard edilizi indicati dagli strumenti urbanistici locali, a loro volta, invece, disapplicati.

Decreto sviluppo: timeline Piano Casa 2011


Il decreto legge n. 13 maggio 2011, n. 70, "Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia" contiene, ai commi da 9 a14 dell'articolo 5, norme finalizzate alla incentivazione, in via permanente, del patrimonio esistente attraverso la sua razionalizzazione e riqualificazione. La scansione temporale prevista dalle disposizioni per l'approvazione delle leggi regionali (60/120 giorni) é rappresentata nella timeline disponibile a questo indirizzo: http://www.studiospallino.it/materiali/timeline_dl70.htm.

Abusi edilizi: la sanzione pecuniaria in luogo della demolizione non sana l'intervento

Con sentenza n. 781/2011 resa in forma semplificata all'esito della camera di consiglio (art. 60 Codice processo amministrativo), la sezione II del TAR Veneto ha escluso dalla applicabilità del ^Piano Casa^ Veneto (legge regionale n. 14 del 2009) gli interventi abusivi per i quali l'amministrazione ha optato per la  sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, ai sensi degli articoli 33 (Interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità), comma 2, e 34 (Interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire), comma 2, del Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001).

Decreto sviluppo 2011: era proprio necessaria la decretazione d'urgenza per l'edilizia?

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 13 maggio 2011 il testo definitivo del decreto legge n. 13 maggio 2011, n. 70, "Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia". Il decreto, entrato in vigore il 14 maggio 2011, dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione, ossia il 12 luglio 2011. È disponibile un primo commento dell'articolo 5, dedicato alle ^Costruzioni private^.

Decreto sviluppo: in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo del d.l. 70/2011

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 13 maggio 2011 il testo defnitivo del decreto legge n. 13 maggio 2011, n. 70, "Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia". Il decreto, che entra in vigore oggi 14 maggio 2011, dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione, ossia il 12 luglio 2011, pena la perdita di efficacia sin dall'origine.

Decreto sviluppo: incontro di formazione

Lo studio organizza un incontro di riflessione sul cd. Decreto Sviluppo, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale é prevista per giovedì 12 maggio 2011. L'incontro si terrà Giovedì 19 maggio 2011 presso il Tribunale di Como, primo piano,  sala riunioni Ordine avvocati, primo piano con inizio alle ore 15,00 e termine alle 16:30. La partecipazione è gratuita. È necessario iscriversi scrivendo alla casella di posta elettronica news @ studiospallino.it, specificando nominativo, indirizzo, studio o società di appartenenza. L'incontro é riservato ai clienti dello studio.

P.S.

Date le incertezze circa il testo definitivo, l'incontro di Giovedì 19 maggio presso il Tribunale di Como é rinviato a data da destinarsi, in attesa del testo ufficiale.

Decreto sviluppo: le misure per l'edilizia

In attesa del testo definitivo - la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prevista per giovedì 12 maggio 2011 - é certamente interessante leggere il testo della bozza definitiva del cd. ^Decreto Sviluppo^, che all'articolo 5 (Costruzioni private) tratta degli aspetti relativi all'edilizia. L'obiettivo é enunciato nelle premesse del testo ed é quello di "liberalizzare le costruzioni private".

Perequazioni, compensazioni e diritti edificatori: il punto di vista dei notai

Il Collegio Notarile dei distretti riuniti di Como pubblica sul proprio sito i materiali relativi al convegno tenutosi a Como l'8 aprile 2011 dal titolo "I nuovi strumenti della programmazione urbanistica: perequazioni, compensazioni e diritti edificatori". Oltre a un video di sintesi e alle slides dei relatori, segnaliamo la presenza delle seguenti relazioni estese:


Tutti i materiali sono disponibili sul sito della Collegio alla pagina I nuovi strumenti della programmazione urbanistica: perequazioni, compensazioni e diritti edificatori, mentre il video di sintesi é disponibile a questo indirizzo.

TAR Lombardia: principi generali in tema di ampliamenti di attività produttive in variante al PRUG

Presupposto per la convocazione della conferenza di servizi volta all'approvazione di una variante urbanistica ex art. 5 del d.P.R. n. 447 del 1998 [link a Bosetti & Gatti] è la verifica, da parte del responsabile del procedimento, dell'assenza o dell'insufficienza di aree già destinate agli insediamenti produttivi nel p.r.g. in vigore. La disposizione in questione, infatti, prevede che allorché il progetto sia conforme alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza del lavoro ma lo strumento urbanistico "non individui aree destinate all'insediamento di impianti produttivi ovvero queste siano insufficienti in relazione al progetto presentato", il responsabile del procedimento può, motivatamente, convocare una conferenza di servizi per l'esame della domanda.

Opere abusive realizzate su fondo altrui: quando é legittima la sanzione indirizzata al proprietario incolpevole

Quali iniziative deve porre in atto il proprietario che intenda sottrarsi all'ordine di demolizione di opere abusivamente realizzate sul suo fondo da terzi in assenza di titolo autorizzativo e in contrasto con le previsioni dello strumento urbanistico generale? Lo spiega la sentenza n. 278 depositata il 25 marzo 2011 dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Prima), che affronta il caso di opere di manutenzione straordinaria consistenti in recinzioni metalliche con annessi cancelli pedonali e una piccola pavimentazione, realizzati sulla proprietà di un soggetto incolpevole e sanzionate dall'A.C. ex art.22 e 37 D.P.R. 380/2001.

Pregiudiziale amministrativa e concorso colposo del creditore verso la P.A.

Con sentenza n. 3 depositata in cancelleria il 23 marzo 2011, l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha messo un punto fermo all'annosa questione della pregiudiziale ammininistrativa, ossia la necessità di impugnare ed ottenere l’annullamento dell’atto amministrativo prima di poter conseguire il risarcimento del danno da quel medesimo atto.

Strade in zona agricola: serve il collegamento con la conduzione del fondo

Riformando Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, sezione staccata di Brescia, n. 485 del 3 maggio 2004, il Consiglio di Stato, sezione  IV, con sentenza 1 aprile 2011, n. 2041, ha escluso la possibilità della realizzazione di una strada carrabile in zona E2 (agricola di salvaguardia) al servizio di un immobile a destinazione residenziale in zona B2, in quanto in violazione della normativa regionale di riferimento (nella specie, legge regionale della Lombardia n. 63 del 7 giugno 1980).

Se infatti é vero, afferma il Consiglio di Stato, che secondo il più diffuso orientamento giurisprudenziale, “non può riconoscersi incompatibilità [...] fra la destinazione a zona agricola contenuta in uno strumento urbanistico e la costruzione di una strada che l’attraversi, qualora la destinazione specifica non sia alterata e turbata", é vero altresì che il criterio generale, di carattere interpretativo, "non può trovare applicazione ove questo venga a scontrarsi con espresse previsioni normative in senso opposto".

SUAP: la trasmissione in via telematica può attendere

Il 30 settembre 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.229 il D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160 con il quale é stato adottato il Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). Il Regolamento ha abrogato il previgente D.P.R. n. 447 del 1998, il quale avrebbe cessato di avere efficacia in due momenti diversi: 180 giorni per il c.d. procedimento automatizzato, 1 anno per il procedimento ordinario (articolo 12, comma 1). Ossia: il 28 marzo 2011 in relazione ai capi I, II, III, V e VI del Regolamento e il il 30 settembre 2011 in relazione al capo IV.

La normativa prevedeva un solo metodo di trasmissione delle domande: quello in via telematica (art. 2, comma 2:  Le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni e le comunicazioni concernenti le attività di cui al comma 1 ed i relativi elaborati tecnici e allegati sono presentati esclusivamente in modalità telematica).

Esame paesistico in Regione Lombardia: é necessario indipendentemente dal titolo edilizio

Su preziosa segnalazione dell'avv. Paola Brambilla, riportiamo il parere reso il 10 marzo 2011 dalla Regione Lombardia, D.G. Sistemi Verdi e Paesaggio, in risposta a specifico quesito del WWF di Bergamo, in merito ai criteri generali di applicazione dell'art. 17 (Tutela paesistica degli ambiti di elevata naturalità) delle Norme di Attuazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale. Il parere inquadra correttamente e in maniera esaustiva le problematiche, spesso ignorate, di valenza della norma, dalla quale consegue, "per tutti i progetti che alterino lo stato dei luoghi e l'aspetto esteriore degli edifici, l'obbligo di effettuare l'esame paesistico".

Ancora sulla SCIA: nuova circolare della Regione Lombardia

Con circolare 16 marzo 2011, prot. D1.2011.2356, la Regione Lombardia, tramite la Direzione Generale Semplificazione Digitalizzazione (ma non dovrebbe essere la DG Territorio?) rilascia alcune considerazioni sulla SCIA, apparentemente riportando la barra del timone dell'interpretazione regionale su binari più ortodossi. In particolare, la circolare riporta, sia pure nelle considerazioni di ordine generale, l'affermazione secondo cui sono esclusi dall'ambito di applicazione della SCIA "le fattispecie in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali".

Danno da ritardo: anche l'alterazione dello stato psichico é risarcibile

Vistosi respinto il ricorso proposto avanti il TAR Puglia al fine di sentir condannare il comune di Leporano al risarcimento dei danni derivanti dall’illegittimo ritardo nel rilascio del permesso di costruire in variante richiesto, il ricorrente di primo grado ha appellato la sentenza 623/2007 TAR Puglia, Lecce, la quale affermava che, pur essendo assolutamente indubbio il superamento del termine per il rilascio del permesso di costruire previsto dall’art. 20, 3°- 8° comma, del d.p.r. n. 380/2001 ed individuato in 75 giorni dal ricevimento della domanda (60 per l’istruttoria e 15 per l’emanazione dell’atto), doveva essere escluso il requisito soggettivo della colpa in capo all’amministrazione resistente per effetto di una particolare complessità della fattispecie e di una serie di evenienze non imputabili all’amministrazione comunale di Leporano (contrasto tra pareri della Soprintendenza, mancate allegazioni, ecc.). Il Tar aveva  poi aggiunto che l’azione risarcitoria doveva essere comunque rigettata anche per una serie di problematiche relative alla prova del danno risarcibile.

Giustizia amministrativa: il riesame dell'atto imposto in sede cautelare non significa acquiescenza al ricorso

Inviatata dal TAR a riesaminare l'istanza del ricorrente alla luce delle indicazioni contenute in ricorso, un'amministrazione comunale aveva confermato il proprio provvedimento, ulteriormente motivando. Appellata la decisione di primo grado, il ricorrente aveva contestato la circostanza, deducendo, in buona sostanza, la disapplicazione dei principi statuiti in sede cautelare.

Con sentenza n. 1240 depositata in cancelleria il 25 gennaio 2011, la sezione quarta del Consiglio di Stato - pronunciandosi in tema di strade private ad uso pubblico - ha statuito il principio secondo cui "Il riesame di un'istanza effettuato dalla p.a. in esecuzione di un'ordinanza cautelare, che si sia sostanzialmente limitata ad imporlo, non può avere come conseguenza la totale privazione della facoltà, istituzionalmente spettante alla P.A., di valutare la situazione complessivamente risultante dagli atti al momento della relativa statuizione, e quindi di motivare alla luce delle complessive risultanze istruttorie in maniera anche più ampia, o difforme, rispetto al primo provvedimento".


Collegato ordinamentale 2011 Regione Lombardia: nuove modifiche alla legge 12/2005

Nella seduta del 15 febbraio 2001 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il cd. "Collegato ordinamentale 2011". Come si legge nel comunicato stampa regionale,
Tra le novità previste, una nuova proroga ai Comuni fino al 31 dicembre 2012  per dotarsi definitivamente del piano di governo del territorio (PGT) e il via libera alle deroghe eccezionali ai limiti sull’inquinamento acustico oggi previste nel caso essi dovessero mettere a repentaglio lo svolgimento di eventi di rilievo internazionali, come ad esempio i grandi concerti.   Il “Collegato” equipara inoltre i Centri culturali a carattere religioso agli edifici di culto, prevedendo per la loro realizzazione uno specifico percorso di programmazione nei piani regolatori. Via libera anche alla norma che dà la possibilità ai Comuni di  negare l’autorizzazione ad aprire attività commerciali nei centri storici se in contrasto con il “decoro pubblico” e le “tradizioni locali”.Il “Collegato” recepisce inoltre la direttiva europea Bolkestein sul commercio e introduce norme di semplificazione burocratica nell’edilizia e per lo svolgimento di alcune attività, come ad esempio la certificazione energetica, un settore in espansione e al quale potranno accedere adesso ai corsi formativi anche i cittadini non iscritti a un albo.
Ancora una volta, dunque, l'ennesima applicazione di quel vizio di tecnica legislativa secondo cui con unica disposizione si apportano importanti modifiche a legislazioni del tutto diverse tra loro, senza nessuna attenzione ai complessi processi di implementazione della normativa vigente, verso cui la stessa Regione dichiara di voler prestare la massima attenzione (v. Analisi dell'attuazione delle leggi e valutazione degli effetti delle politiche regionali sul sito del Consiglio regionale).

Ordinanza di demolizione: impresa e d.l. non sono legittimati a impugnarla.

Con sentenza breve n. 484 depositata in cancelleria il 10 febbraio 2011, la sezione seconda del TAR Lombardia, Milano, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da impresa e direzione lavori nei confronti di un ordine di demolizione e rimessione in pristino ex art. 31 T.U. Edilizia a seguito dell'abusiva realizzazione di una piscina, in luogo di autorizzato laghetto decorativo, all'interno di fascia di rispetto cimiteriale. Mentre i proprietari avevano presentato ricorso autonomo sia avverso il diniego di sanatoria che la successiva ordinanza di demolizione, impresa costruttrice e direzione lavori, si erano determinati a impugnare la seconda successivamente alla condanna ricevuta in sede penale, nell'ottica dell'impugnativa di questa.

Occupazione appropriativa: prime soluzioni adottate dopo la declaratoria di incostituzionalità dell’art. 43 T.U. espropriazioni.

A seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale dell’istituto dell’acquisizione sanante ex art. 43 Dpr n. 327 del 2001, nell’ipotesi di occupazione sine titulo di un fondo per la realizzazione di un’opera pubblica, si devono applicare gli articoli 934 e ss. del c.c., con la conseguenza che, in base alla regola dell’accessione, il privato proprietario del fondo ha diritto di ottenerne la restituzione, oltre al risarcimento del danno subito, essendo irrilevante l’avvenuta realizzazione dell’opera pubblica.

E’ questo l’innovativo principio espresso dal TAR Campania, Sez. V, nella sentenza n. 262 del 18 gennaio 2011.

Corso di diritto urbanistico a.a. 2010/2011: materiale didattico

É stato pubblicato alla pagina http://www.studiospallino.it/corso.htm il materiale didattico relativo al Corso di Diritto Urbanistico, Università dell'Insubria (Como) a.a. 2010/2011.Il corso si tiene ogni Martedì (a partire dal 1 marzo 2011), dalle 16 alle 19, presso l'aula S.2.8 (S. Abbondio).

SUAP: il Ministero per la Semplificazione chiarisce il ruolo delle CCIAA

Come annunciato, il 30 settembre 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.229 il D.P.R. del 7 settembre 2010, n. 160 con il quale viene adottato il Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). Il Regolamento abroga il previgente D.P.R. n. 447 del 1998, il quale cesserà di avere efficacia in due momenti diversi: 180 giorni per il c.d. procedimento automatizzato, 1 anno per il procedimento ordinario (articolo 12, comma 1). Ossia il 28 marzo 2011 in relazione ai capi I, II, III, V e VI del Regolamento e il 30 settembre 2011 in relazione al capo IV.

DIA: il Consiglio di Stato rimette all'Adunanza Plenaria la decisione sulla natura, avvertendo che quello che vale per la DIA potrebbe valere anche per la SCIA

Con ordinanza collegiale n. 14 depositata il 5 gennaio 2011 nel ricorso n. 2694/2009, la quarta sezione del Consiglio di Stato ha rimesso all'adunanza plenaria la decisione sulla natura della DIA, ossia se l'istituto vada qualificato come un provvedimento piuttosto che un atto di natura privata, con il dubbio - con riguardo a quest'ultima soluzione - se si tratti di un atto soggetto a azione di accertamento autonomo in ordine alla inesistenza dei presupposti per ritenere completata la fattispecie, piuttosto che a un evento che imporrebbe al terzo, che intenda opporsi all’intervento assentito, una volta decorsi i termini senza l’esercizio del potere inibitorio, di presentare istanza formale e eventualmente impugnare il successivo atto negativo dell’amministrazione o di agire avverso la successiva inerzia amministrativa (silenzio-rifiuto), sul modello del rimedio previsto attualmente dall’art. 31 CPA.

Prorogata la scadenza entro cui effettuare le verifiche di edifici esistenti di interesse strategico e rilevante.

È stata inserita nel Decreto Milleproroghe (art. 1 comma 1 e comma 2 del Decreto Legge 29 dicembre 2010 n.225, G.U n. 303 del 29/12/2010) la proroga della scadenza entro cui effettuare le verifiche di edifici esistenti di interesse strategico e rilevante (art. 2 comma 3 OPCM 3274/2003), così come era richiesto dall'art. 20 comma 5 del DL 31 dicembre 2007 convertito con modificazione della legge 28 febbraio 2008 n.31.

Anche per impugnare la VAS é necessario dimostrare l'interesse ad agire (Consiglio di Stato n. 133/2011)

Con sentenza n. 133/2011 il Consiglio di Stato, sezione IV, depositata in Cancelleria il 12 gennaio 2011, ha riformato in toto la sentenza n. 1526/2010 del TAR Lombardia in punto VAS.

In via preliminare - e al di là delle questioni di merito - pare importante segnalare che il Consiglio di Stato ha accolto la tesi degli appellanti secondo i quali il ricorrente in primo grado non avrebbe in alcun modo chiarito quale interesse specifico e qualificato assistesse le doglianze, il cui accoglimento ha determinato un generico effetto caducante del P.G.T. nel suo complesso. Al contrario, il TAR aveva ritenuto sussistente in capo all’istante un interesse di natura “strumentale”, avente a oggetto le determinazioni future, ed eventualmente più favorevoli ai suoli in sua proprietà, che l’Amministrazione avrebbe dovuto assumere in sede di rielaborazione dello strumento urbanistico.

In G.U. la riforma del Codice dell'Amministrazione Digitale

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 10 gennaio 2011, n. 6, il Decreto Legislativo 30 dicembre 2010, n. 235, recante modifiche al Codice dell'amministrazione digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82). Va dato atto al Governo di avere messo in campo quantomeno la volontà di cambiare le cose. Le previsioni del precedente Codice che ne limitavano la portata subordinandone l'applicazione:
  • a condizione che non vi fossero oneri aggiuntivi (art. 2);
  • o nei limiti delle risorse tecnologiche ed organizzative disponibili e nel rispetto della autonomia normativa delle Regioni (art. 3), 
entrambe frutto della svolta protezionistica richiesta dalla Conferenza delle Regioni ( D.Lgs. 4 aprile 2006, n. 159), sono state cancellate. Il testo coordinato del Codice dell'Amministrazione Digitale é disponibile sul sito di DigitPA (ex CNIPA) a questo indirizzo: http://www.digitpa.gov.it/amministrazione-digitale/CAD-testo-vigente. Il testo del D.Lgs. 235 del 2010 é disponibile su Altalex [http://www.altalex.com] all'indirizzo http://www.altalex.com/index.php?idnot=12759.

1 gennaio 2011: le pubblicazioni in forma cartacea delle pubbliche amministrazioni perdono definitivamente ogni valore ai fini della pubblicità legale

Il 1° gennaio 2011 si conclude in via definitiva il periodo di un anno indicato dall'articolo 32 della legge n. 69/2009 perché la pubblicazione degli atti all'interno dei siti delle pubbliche amministrazioni divenga l'unica forma di pubblicità legale. Resta, ovviamente, il problema legato alla reperibilità di tali informazioni all'interno dei siti, in attuazione del principio fissato dall'articolo 53 del Codice dell'Amministrazione digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82).


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