La nuova stagione dei contratti pubblici tra incertezze e responsabilità (Mimesis, 2019)


Al termine del ciclo organizzato dall'Università dell'Insubria nel 2018, esce per i tipi di Mimesis il volume che raccoglie i saggi dei relatori.

"Il testo approfondisce l'intero ciclo di vita dei contratti, compreso tra l'iniziale fase ideativa e quella terminale dell'esecuzione rilevando, in ogni fase, le criticità che inibiscono, in seno agli apparati pubblici, l'esercizio intraprendente del potere di scelta. Il lavoro si rivolge, pertanto, sia a coloro che vogliono conoscere le innovazioni legislative succedutesi in materia di contratti pubblici, sia a coloro che intendono approcciarsi a questo ambito con sguardo attento alle ragioni dell'inquietudine e delle remore degli operatori pubblici".

Chi scrive ha curato il saggio intitolato "Potere conformativo e giustiziabilità degli atti di ANAC".

Editore: Mimesis 
A cura di: M. Cafagno, C. Leone, M. Barbera 
Data di Pubblicazione: giugno 2019 
EAN: 9788857558042
ISBN: 8857558045 
Pagine: 508


INDICE

LA NUOVA STAGIONE DEI CONTRATTI PUBBLICI TRA INCERTEZZE E RESPONSABILITÀ: INTRODUZIONE ALLA RIFLESSIONE
Maurizio Cafagno

ELEMENTI PER UN NUOVO INQUADRAMENTO
CONCESSIONI DI LAVORI E DI SERVIZI. DALLA DIRETTIVA 2014/23/UE
ALLA PARTE TERZA DEL D. LGS. N.50/2016
Guido Greco

ESECUZIONE DEL CONTRATTO PUBBLICO E DEBOLEZZA DEL MODELLO BIFASICO
Aldo Travi

LE NUOVE CATEGORIE DI NORME DEBOLI: LINEE GUIDA, LINEE DI INDIRIZZO E
LINEE GUIDA DI INDIRIZZO
Vittorio Italia

OPZIONI PROCEDIMENTALI TRA RAGIONI DELL’EFFICIENZA E ISTINTI DI
SOPRAVVIVENZA
Maurizio Cafagno

IL TERMINE PER LA STIPULA DEL CONTRATTO DI APPALTO TRA POTERI DELLA P.A. E TUTELA CONTRO IL SILENZIO
Marco Sica

IL PRINCIPIO DI ECONOMICITÀ ED I SUOI TEMPERAMENTI: LE CLAUSOLE SOCIALI
E LA TUTELA DELL’AMBIENTE
Carmela Leone

ALCUNI PROFILI PROBLEMATICI DELL’AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA
IN MATERIA DI CONTRATTI DI APPALTO PUBBLICO
Matteo Barbera

QUESTIONI IN TEMA DI FORMAZIONE ED ESECUZIONE DEL CONTRATTO. LA PROGRAMMAZIONE TRA CODICE DEI CONTRATTI E TESTO UNICO DEGLI ENTI
LOCALI
Francesco Tramontana

LA QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI E DEGLI OPERATORI ECONOMICI
Matteo Accardi

LA PUBBLICITÀ NEL CODICE DEI CONTRATTI
Mario Viviani

L’ESCLUSIONE DELLE IMPRESE VITTIME DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA:
GARANZIE PROCEDURALI E DEFICIT DI EFFETTIVITÀ DELLA NORMA
Emanuele Boscolo

ELEMENTI NUOVI DI FLESSIBILITÀ NELLE PROCEDURE DI SCELTA DEL CONTRAENTE
Stefano D’Ancona

I CRITERI DI AGGIUDICAZIONE
Gianfrancesco Fidone, Francesco Mataluni

L’AFFIDAMENTO DIRETTO
Leonardo Salvemini

ESECUZIONE: FISIOLOGIA E SUBAFFIDAMENTI
Giangiacomo Ruggeri

LE MODIFICHE OGGETTIVE DEL CONTENUTO DEL CONTRATTO
Annalaura Giannelli

L’ESERCIZIO DEL POTERE DI AUTOTUTELA NELLA FASE DI ESECUZIONE DEL
CONTRATTO: LA SPECIALITÀ ERETTA A SISTEMA
Gianluca Cavalieri

TUTELE ED ENFORCEMENT. QUESTIONI DI RIPARTO DI GIURISDIZIONE IN MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI
Emanuele Boscolo, Silvia Torraca

L’ACCELERAZIONE DEL PROCESSO AMMINISTRATIVO
E LA TUTELA DELL’INTERESSE PUBBLICO
Lidia Consonni

L’ISTITUTO DELLO STAND STILL NELLA DISCIPLINA DEI CONTRATTI PUBBLICI
Davide Galimberti

CONTRATTI PUBBLICI E RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA PER DANNO ERARIALE:
LA INSINDACABILITÀ, NEL MERITO, DELLE SCELTE DISCREZIONALI
Gabriele Bottino

DISCREZIONALITÀ TECNICA E PREVEDIBILITÀ DEL RISCHIO PENALE DEL PUBBLICO FUNZIONARIO
Chiara Perini

I VARIEGATI POTERI DI ANAC TRA PREROGATIVE DELLE AMMINISTRAZIONI INDIPENDENTI E COMPITI DI AMMINISTRAZIONE ATTIVA
Vincenzo Latorraca

LA FUNZIONE ORIENTATRICE DI ANAC TRA VINCOLI E ISTRUZIONI
Mariano Fazio

POTERE CONFORMATIVO E GIUSTIZIABILITÀ DEGLI ATTI DI ANAC
Lorenzo Spallino

IL RUOLO E POTERI DI ANAC ALLA LUCE DEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI:
RIFLESSI IN AMBITO PENALE
Pasquale Addesso

21/22 giugno 2019: grazie a tutti.


Venerdì 21 giugno con Diego Minonzio, direttore de La Provincia, Luigi Cavadini, critico d'arte, e Enzo Pifferi, fotografo, abbiamo presentato alla stampa l'archivio Antonio Spallino.

Nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato abbiamo aperto lo studio al pubblico per una piccola mostra fotografica. Particolarmente gradito è stato il video che abbiamo montato con circa 150 immagini di papà.

Grazie davvero a tutti quelli che ci hanno fatto visita: è stato bello vedervi, davvero.

Trovate la rassegna stampa nella pagina dedicata all'archivio:

21/22 giugno 2019: mostra fotografica e presentazione archivio Antonio Spallino


Dopo un anno di lavoro, nella mattinata di venerdì 21 giugno 2019 presenteremo alla stampa l'archivio dell'avv. Antonio Spallino.

Contenendo l'archivio anche numerose immagini, con Enzo Pifferi abbiamo colto l'occasione per organizzare una mostra fotografica che ne ripercorre il sentiero di vita.

Sospenderemo quindi l'attività professionale e apriremo lo studio al pubblico:

  • dalle ore 15:00 fino alle 18:30 di venerdì 21 giugno
  • dalle 10:00 alle 12:30 di sabato 22 giugno.

Vi aspettiamo.

Link pagina: http://www.studiospallino.it/eventi.htm

TAR Lombardia: il diniego alla domanda di autorizzazione paesaggistica non può essere motivato con riferimento agli errori del passato

Se è vero che una situazione paesaggistica compromessa o seriamente incisa non giustifica ulteriori interventi dannosi per l’ambiente, è altrettanto vero che anche in presenza di un’edificazione diffusa un eventuale diniego paesaggistico deve illustrare "in modo esauriente i connotati dei luoghi e motivare una decisione sfavorevole".

Richiamando l'orientamento della stessa Sezione (TAR Lombardia, Brescia, 8/6/2018 n. 552, che a sua volta ha evocato il precedente 9/2/2016 n. 228), il TAR Brescia ha affermato che:
gli errori edificatori del passato non possono essere bilanciati mediante una sorta di compensazione intertemporale, bloccando tutte le innovazioni dello stato dei luoghi. Parimenti, non è possibile presumere che qualsiasi edificazione abbia un impatto negativo sul territorio, come se l’esistente trattenesse valori paesistici che sarebbero irrimediabilmente perduti per il solo fatto che vengano realizzate nuove opere. Ogni nuovo progetto deve invece essere valutato in concreto per stabilirne la compatibilità con il vincolo paesistico, utilizzando la prospettiva ideale di un osservatore che descrive uno scenario dove sono percepibili molti elementi connessi tra loro in modo coerente [...]. 
L’autorità che effettua la valutazione paesistica è infatti tenuta in primo luogo a graduare il proprio giudizio attraverso prescrizioni limitative o mitigative, stabilendo se, con differenti modalità costruttive o con una diversa scelta di materiali e colori, ovvero con schermature vegetali o interventi di ingegneria naturalistica, sia possibile diluire e confondere il significato delle nuove opere nella visione d’insieme. Un giudizio completamente negativo può essere espresso solo dopo aver scartato le ipotesi intermedie.

La sentenza del TAR Lombardia, Brescia, 14 maggio 2019, n. 468, è disponibile sul sito della Giustizia amministrativa a questo indirizzo.
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