Oneri di urbanizzazione: il TAR Calabria fa il punto in materia di termini di impugnazione

Avv. Lorenzo Spallino
Con sentenza n. 45 del 13 febbraio 2014, emessa in forma semplificata ai sensi dell'art. 60 c.p.a., il T.A.R. per la Calabria, sezione staccata di Reggio Calabria, si pronuncia a proposito della impugnazione di provvedimenti, anche sanzionatori, in materia di oneri di urbanizzazione.

L'amministrazione comunale di Reggio Calabria intima il pagamento di oneri di urbanizzazione, costo di costruzione e relative sanzioni, in riferimento ad una concessione edilizia rilasciata nel 2005, in ordine alla quale erano stati stipulati atti di fidejussione a garanzia delle opere che il privato si era impegnato a realizzare . L'atto viene impugnato per illegittimità della pretesa, variamente dedotta e il Comune eccepisce la tardività del ricorso in quanto notificato oltre il termine di sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento.

Reiterazione standard urbanistici: l'approvazione del PGT nelle more del ricorso non pregiudica la pronuncia ai fini del danno

Avv. Lorenzo Spallino
Con sentenza n. 420 del 23 gennaio 2014 la sezione II del TAR Lombardia si pronuncia in tema di reiterazione di standard urbanistici stabilendo che la rinnovazione del vincolo preordinato all’esproprio deve essere adeguatamente motivato (cfr. Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 24.5.2007, n. 7) e che l'approvazione nelle more del ricorso di un PGT con nuove scelte urbanistiche non priva l’esponente dell’interesse alla decisione.

In tal senso, infatti, deve essere letto l’art. 34, comma 3°, del D.Lgs. 104/2010 (“Codice del processo amministrativo” o c.p.a.), in forza del quale il giudice accerta l’illegittimità dell’atto impugnato se sussiste l’interesse ai fini risarcitori, quand’anche l’annullamento dell’atto stesso non è più di alcuna utilità per il ricorrente (cfr. TAR Lombardia, Milano, sez. II, 11.12.2013, n. 2821, e la giurisprudenza ivi richiamata).

Preavviso di diniego: interrompe i termini anche nelle procedure per infrastrutture di comunicazione elettronica

Il preavviso di diniego ex art. 10-bis legge n. 241 del 1990 contenente la comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento di una domanda interrompe i termini per la formazione di un eventuale silenzio assenso. Tale principio generale opera anche nell'ipotesi di cui all'art. 87, comma 9, del d. lgs. n. 259 del 2003, per l’esame delle domande di autorizzazione alla installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica, nonostante la norma non contenga un previsione analoga a quella dell'art. 10bis.

Consiglio di Stato: i manufatti non ancorati al suolo non sono "costruzioni"

Una serra costituita da intelaiatura metallica coperta in materiale plastico e una struttura metallica scoperta sono opere non definibili in termini di “costruzioni” ai sensi del D.P.R. 380/2001, art. 3, non solo e non tanto perché facilmente amovibili, ma anche perché non qualificabili come strutture edilizie.

In questo senso si è espresso il Consiglio di Stato, sezione VI, con sentenza n. 149 depositata il 16 gennaio 2014, intervenendo in secondo grado su una vicenda complessa dal punto di vista procedimentale, dove gli stessi giudici di Palazzo Spada avevano confermato la legittimità del diniego di sanatoria da parte dell'A.C.
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