VAS e Piani di Zonizzazione Acustica

Innovando la giurisprudenza più tradizionale che individuava nel Piano di Zonizzazione Acustica un mero regolamento, le decisioni più recenti dei giudici amministrativi - in particolare lombardi - riconoscono al Piano di Zonizzazione acustica natura di atto di pianificazione, in nulla diverso dai piani e programmi da assoggettare a Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell'art. 5, c. 1, del Codice dell'Ambiente.

Titolo: VAS e Piani di Zonizzazione Acustica nell'evoluzione della giurisprudenza amministrativa
Autore: Lorenzo Spallino
Data pubblicazione: 30 gennaio 2016
Link permanente: http://www.studiospallino.it/interventi/piano_zonizzazione_acustica_vas.htm 

Decreto del Fare: la proroga dei termini delle convenzioni urbanistiche si applica solo a quelle formalmente stipulate entro il 31.12.2012

Con sentenza n. 78 del 28 ottobre 2015 il T.A.R. Lombardia, Milano, chiarisce la stretta interpretazione dell'articolo 30, c. 3bis, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, in punto proroga dei termini delle convenzioni, che si applica solo a quelle formalmente stipulate entro la data del 31 dicembre 2012. Non alle bozze pur approvate ma non seguite da stipula formale, né ai testi approvati entro il 31 dicembre 2012 ma successivamente sottoscritti. 

Codice comunicazioni elettroniche: dal 2 febbraio 2016 il contributo ad ARPA (art. 93)

Dal 2 febbraio 2016 il soggetto che presenta l'istanza di autorizzazione per l'installazione di nuove infrastrutture per impianti radioelettrici ai sensi dell'articolo 87 del D.Lgs 259/2003 sarà tenuto al versamento di un contributo alle spese relative al rilascio del parere ambientale da parte dell’ARPA, purché questo sia reso nei termini previsti dal citato articolo 87, comma 4, del D.Lgs 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), ossia 30 giorni dal ricevimento della comunicazione da parte della medesima ARPA. 

Appalti pubblici: il C.G.A.R.S. fa il punto sulla responsabilità precontrattuale della P.A.

Con sentenza n. 588 del 27 maggio 2015 il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia aderisce all'orientamento secondo cui la fase dell'evidenza pubblica non si colloca al di fuori delle trattative tra le parti, ma ne costituisce parte integrante, con teorica possibilità di applicazione del principio secondo cui la violazione del dovere di buone fede genera responsabilità precontrattuale (art. 1337 c.c.).
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