Presupposto per la convocazione della conferenza di servizi volta all'approvazione di una variante urbanistica ex art. 5 del d.P.R. n. 447 del 1998 [link a Bosetti & Gatti] è la verifica, da parte del responsabile del procedimento, dell'assenza o dell'insufficienza di aree già destinate agli insediamenti produttivi nel p.r.g. in vigore. La disposizione in questione, infatti, prevede che allorché il progetto sia conforme alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza del lavoro ma lo strumento urbanistico "non individui aree destinate all'insediamento di impianti produttivi ovvero queste siano insufficienti in relazione al progetto presentato", il responsabile del procedimento può, motivatamente, convocare una conferenza di servizi per l'esame della domanda.
Opere abusive realizzate su fondo altrui: quando é legittima la sanzione indirizzata al proprietario incolpevole
Quali iniziative deve porre in atto il proprietario che intenda sottrarsi all'ordine di demolizione di opere abusivamente realizzate sul suo fondo da terzi in assenza di titolo autorizzativo e in contrasto con le previsioni dello strumento urbanistico generale? Lo spiega la sentenza n. 278 depositata il 25 marzo 2011 dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Prima), che affronta il caso di opere di manutenzione straordinaria consistenti in recinzioni metalliche con annessi cancelli pedonali e una piccola pavimentazione, realizzati sulla proprietà di un soggetto incolpevole e sanzionate dall'A.C. ex art.22 e 37 D.P.R. 380/2001.
Pregiudiziale amministrativa e concorso colposo del creditore verso la P.A.
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Lorenzo Spallino
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5:48 PM
giovedì 7 aprile 2011
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Codice processo amministrativo,
Pregiudiziale amministrativa,
Risarcimento del danno
Con sentenza n. 3 depositata in cancelleria il 23 marzo 2011, l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha messo un punto fermo all'annosa questione della pregiudiziale ammininistrativa, ossia la necessità di impugnare ed ottenere l’annullamento dell’atto amministrativo prima di poter conseguire il risarcimento del danno da quel medesimo atto.
Strade in zona agricola: serve il collegamento con la conduzione del fondo
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Lorenzo Spallino
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10:51 AM
mercoledì 6 aprile 2011
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L. R. Lombardia 63/1980,
L.R. Lombardia 12/2005,
Zone agricole
Riformando Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, sezione staccata di Brescia, n. 485 del 3 maggio 2004, il Consiglio di Stato, sezione IV, con sentenza 1 aprile 2011, n. 2041, ha escluso la possibilità della realizzazione di una strada carrabile in zona E2 (agricola di salvaguardia) al servizio di un immobile a destinazione residenziale in zona B2, in quanto in violazione della normativa regionale di riferimento (nella specie, legge regionale della Lombardia n. 63 del 7 giugno 1980).
Se infatti é vero, afferma il Consiglio di Stato, che secondo il più diffuso orientamento giurisprudenziale, “non può riconoscersi incompatibilità [...] fra la destinazione a zona agricola contenuta in uno strumento urbanistico e la costruzione di una strada che l’attraversi, qualora la destinazione specifica non sia alterata e turbata", é vero altresì che il criterio generale, di carattere interpretativo, "non può trovare applicazione ove questo venga a scontrarsi con espresse previsioni normative in senso opposto".
Se infatti é vero, afferma il Consiglio di Stato, che secondo il più diffuso orientamento giurisprudenziale, “non può riconoscersi incompatibilità [...] fra la destinazione a zona agricola contenuta in uno strumento urbanistico e la costruzione di una strada che l’attraversi, qualora la destinazione specifica non sia alterata e turbata", é vero altresì che il criterio generale, di carattere interpretativo, "non può trovare applicazione ove questo venga a scontrarsi con espresse previsioni normative in senso opposto".
SUAP: la trasmissione in via telematica può attendere
Il 30 settembre 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.229 il D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160 con il quale é stato adottato il Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). Il Regolamento ha abrogato il previgente D.P.R. n. 447 del 1998, il quale avrebbe cessato di avere efficacia in due momenti diversi: 180 giorni per il c.d. procedimento automatizzato, 1 anno per il procedimento ordinario (articolo 12, comma 1). Ossia: il 28 marzo 2011 in relazione ai capi I, II, III, V e VI del Regolamento e il il 30 settembre 2011 in relazione al capo IV.
La normativa prevedeva un solo metodo di trasmissione delle domande: quello in via telematica (art. 2, comma 2: Le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni e le comunicazioni concernenti le attività di cui al comma 1 ed i relativi elaborati tecnici e allegati sono presentati esclusivamente in modalità telematica).
La normativa prevedeva un solo metodo di trasmissione delle domande: quello in via telematica (art. 2, comma 2: Le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni e le comunicazioni concernenti le attività di cui al comma 1 ed i relativi elaborati tecnici e allegati sono presentati esclusivamente in modalità telematica).
Esame paesistico in Regione Lombardia: é necessario indipendentemente dal titolo edilizio
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Lorenzo Spallino
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10:14 AM
lunedì 28 marzo 2011
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Autorizzazione paesaggistica,
Esame paesistico,
Regione Lombardia
Su preziosa segnalazione dell'avv. Paola Brambilla, riportiamo il parere reso il 10 marzo 2011 dalla Regione Lombardia, D.G. Sistemi Verdi e Paesaggio, in risposta a specifico quesito del WWF di Bergamo, in merito ai criteri generali di applicazione dell'art. 17 (Tutela paesistica degli ambiti di elevata naturalità) delle Norme di Attuazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale. Il parere inquadra correttamente e in maniera esaustiva le problematiche, spesso ignorate, di valenza della norma, dalla quale consegue, "per tutti i progetti che alterino lo stato dei luoghi e l'aspetto esteriore degli edifici, l'obbligo di effettuare l'esame paesistico".
Ancora sulla SCIA: nuova circolare della Regione Lombardia
Con circolare 16 marzo 2011, prot. D1.2011.2356, la Regione Lombardia, tramite la Direzione Generale Semplificazione Digitalizzazione (ma non dovrebbe essere la DG Territorio?) rilascia alcune considerazioni sulla SCIA, apparentemente riportando la barra del timone dell'interpretazione regionale su binari più ortodossi. In particolare, la circolare riporta, sia pure nelle considerazioni di ordine generale, l'affermazione secondo cui sono esclusi dall'ambito di applicazione della SCIA "le fattispecie in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali".
Danno da ritardo: anche l'alterazione dello stato psichico é risarcibile
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Lorenzo Spallino
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9:40 AM
venerdì 4 marzo 2011
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Danno da ritardo,
Risarcimento del danno
Vistosi respinto il ricorso proposto avanti il TAR Puglia al fine di sentir condannare il comune di Leporano al risarcimento dei danni derivanti dall’illegittimo ritardo nel rilascio del permesso di costruire in variante richiesto, il ricorrente di primo grado ha appellato la sentenza 623/2007 TAR Puglia, Lecce, la quale affermava che, pur essendo assolutamente indubbio il superamento del termine per il rilascio del permesso di costruire previsto dall’art. 20, 3°- 8° comma, del d.p.r. n. 380/2001 ed individuato in 75 giorni dal ricevimento della domanda (60 per l’istruttoria e 15 per l’emanazione dell’atto), doveva essere escluso il requisito soggettivo della colpa in capo all’amministrazione resistente per effetto di una particolare complessità della fattispecie e di una serie di evenienze non imputabili all’amministrazione comunale di Leporano (contrasto tra pareri della Soprintendenza, mancate allegazioni, ecc.). Il Tar aveva poi aggiunto che l’azione risarcitoria doveva essere comunque rigettata anche per una serie di problematiche relative alla prova del danno risarcibile.
Giustizia amministrativa: il riesame dell'atto imposto in sede cautelare non significa acquiescenza al ricorso
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Lorenzo Spallino
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4:20 PM
venerdì 25 febbraio 2011
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Codice processo amministrativo
Inviatata dal TAR a riesaminare l'istanza del ricorrente alla luce delle indicazioni contenute in ricorso, un'amministrazione comunale aveva confermato il proprio provvedimento, ulteriormente motivando. Appellata la decisione di primo grado, il ricorrente aveva contestato la circostanza, deducendo, in buona sostanza, la disapplicazione dei principi statuiti in sede cautelare.
Con sentenza n. 1240 depositata in cancelleria il 25 gennaio 2011, la sezione quarta del Consiglio di Stato - pronunciandosi in tema di strade private ad uso pubblico - ha statuito il principio secondo cui "Il riesame di un'istanza effettuato dalla p.a. in esecuzione di un'ordinanza cautelare, che si sia sostanzialmente limitata ad imporlo, non può avere come conseguenza la totale privazione della facoltà, istituzionalmente spettante alla P.A., di valutare la situazione complessivamente risultante dagli atti al momento della relativa statuizione, e quindi di motivare alla luce delle complessive risultanze istruttorie in maniera anche più ampia, o difforme, rispetto al primo provvedimento".
Con sentenza n. 1240 depositata in cancelleria il 25 gennaio 2011, la sezione quarta del Consiglio di Stato - pronunciandosi in tema di strade private ad uso pubblico - ha statuito il principio secondo cui "Il riesame di un'istanza effettuato dalla p.a. in esecuzione di un'ordinanza cautelare, che si sia sostanzialmente limitata ad imporlo, non può avere come conseguenza la totale privazione della facoltà, istituzionalmente spettante alla P.A., di valutare la situazione complessivamente risultante dagli atti al momento della relativa statuizione, e quindi di motivare alla luce delle complessive risultanze istruttorie in maniera anche più ampia, o difforme, rispetto al primo provvedimento".
Collegato ordinamentale 2011 Regione Lombardia: nuove modifiche alla legge 12/2005
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Lorenzo Spallino
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12:35 PM
martedì 22 febbraio 2011
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L.R. Lombardia 12/2005,
Regione Lombardia
Nella seduta del 15 febbraio 2001 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il cd. "Collegato ordinamentale 2011". Come si legge nel comunicato stampa regionale,
Tra le novità previste, una nuova proroga ai Comuni fino al 31 dicembre 2012 per dotarsi definitivamente del piano di governo del territorio (PGT) e il via libera alle deroghe eccezionali ai limiti sull’inquinamento acustico oggi previste nel caso essi dovessero mettere a repentaglio lo svolgimento di eventi di rilievo internazionali, come ad esempio i grandi concerti. Il “Collegato” equipara inoltre i Centri culturali a carattere religioso agli edifici di culto, prevedendo per la loro realizzazione uno specifico percorso di programmazione nei piani regolatori. Via libera anche alla norma che dà la possibilità ai Comuni di negare l’autorizzazione ad aprire attività commerciali nei centri storici se in contrasto con il “decoro pubblico” e le “tradizioni locali”.Il “Collegato” recepisce inoltre la direttiva europea Bolkestein sul commercio e introduce norme di semplificazione burocratica nell’edilizia e per lo svolgimento di alcune attività, come ad esempio la certificazione energetica, un settore in espansione e al quale potranno accedere adesso ai corsi formativi anche i cittadini non iscritti a un albo.
Ancora una volta, dunque, l'ennesima applicazione di quel vizio di tecnica legislativa secondo cui con unica disposizione si apportano importanti modifiche a legislazioni del tutto diverse tra loro, senza nessuna attenzione ai complessi processi di implementazione della normativa vigente, verso cui la stessa Regione dichiara di voler prestare la massima attenzione (v. Analisi dell'attuazione delle leggi e valutazione degli effetti delle politiche regionali sul sito del Consiglio regionale).
Ordinanza di demolizione: impresa e d.l. non sono legittimati a impugnarla.
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Lorenzo Spallino
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8:32 AM
domenica 20 febbraio 2011
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Abusi edilizi,
Sanzioni edilizie,
Testo Unico Edilizia
Con sentenza breve n. 484 depositata in cancelleria il 10 febbraio 2011, la sezione seconda del TAR Lombardia, Milano, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da impresa e direzione lavori nei confronti di un ordine di demolizione e rimessione in pristino ex art. 31 T.U. Edilizia a seguito dell'abusiva realizzazione di una piscina, in luogo di autorizzato laghetto decorativo, all'interno di fascia di rispetto cimiteriale. Mentre i proprietari avevano presentato ricorso autonomo sia avverso il diniego di sanatoria che la successiva ordinanza di demolizione, impresa costruttrice e direzione lavori, si erano determinati a impugnare la seconda successivamente alla condanna ricevuta in sede penale, nell'ottica dell'impugnativa di questa.
Occupazione appropriativa: prime soluzioni adottate dopo la declaratoria di incostituzionalità dell’art. 43 T.U. espropriazioni.
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Alice Galbiati
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5:57 PM
mercoledì 16 febbraio 2011
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Espropriazione per p.u.,
Occupazione acquisitiva
A seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale dell’istituto dell’acquisizione sanante ex art. 43 Dpr n. 327 del 2001, nell’ipotesi di occupazione sine titulo di un fondo per la realizzazione di un’opera pubblica, si devono applicare gli articoli 934 e ss. del c.c., con la conseguenza che, in base alla regola dell’accessione, il privato proprietario del fondo ha diritto di ottenerne la restituzione, oltre al risarcimento del danno subito, essendo irrilevante l’avvenuta realizzazione dell’opera pubblica.
E’ questo l’innovativo principio espresso dal TAR Campania, Sez. V, nella sentenza n. 262 del 18 gennaio 2011.
E’ questo l’innovativo principio espresso dal TAR Campania, Sez. V, nella sentenza n. 262 del 18 gennaio 2011.
Corso di diritto urbanistico a.a. 2010/2011: materiale didattico
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Lorenzo Spallino
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10:45 AM
martedì 15 febbraio 2011
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Corso Diritto Urbanistico
É stato pubblicato alla pagina http://www.studiospallino.it/corso.htm il materiale didattico relativo al Corso di Diritto Urbanistico, Università dell'Insubria (Como) a.a. 2010/2011.Il corso si tiene ogni Martedì (a partire dal 1 marzo 2011), dalle 16 alle 19, presso l'aula S.2.8 (S. Abbondio).
SUAP: il Ministero per la Semplificazione chiarisce il ruolo delle CCIAA
Come annunciato, il 30 settembre 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.229 il D.P.R. del 7 settembre 2010, n. 160 con il quale viene adottato il Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). Il Regolamento abroga il previgente D.P.R. n. 447 del 1998, il quale cesserà di avere efficacia in due momenti diversi: 180 giorni per il c.d. procedimento automatizzato, 1 anno per il procedimento ordinario (articolo 12, comma 1). Ossia il 28 marzo 2011 in relazione ai capi I, II, III, V e VI del Regolamento e il 30 settembre 2011 in relazione al capo IV.
DIA: il Consiglio di Stato rimette all'Adunanza Plenaria la decisione sulla natura, avvertendo che quello che vale per la DIA potrebbe valere anche per la SCIA
Con ordinanza collegiale n. 14 depositata il 5 gennaio 2011 nel ricorso n. 2694/2009, la quarta sezione del Consiglio di Stato ha rimesso all'adunanza plenaria la decisione sulla natura della DIA, ossia se l'istituto vada qualificato come un provvedimento piuttosto che un atto di natura privata, con il dubbio - con riguardo a quest'ultima soluzione - se si tratti di un atto soggetto a azione di accertamento autonomo in ordine alla inesistenza dei presupposti per ritenere completata la fattispecie, piuttosto che a un evento che imporrebbe al terzo, che intenda opporsi all’intervento assentito, una volta decorsi i termini senza l’esercizio del potere inibitorio, di presentare istanza formale e eventualmente impugnare il successivo atto negativo dell’amministrazione o di agire avverso la successiva inerzia amministrativa (silenzio-rifiuto), sul modello del rimedio previsto attualmente dall’art. 31 CPA.
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